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Le Frasi di Carlo Acutis
Le Frasi di Carlo Acutis
“Il Rosario è la scala più corta per salire in Cielo”
“ Una vita è veramente bella solo se si arriva ad amare Dio sopra ogni cosa il prossimo come noi stessi”.
“Criticare la Chiesa significa criticare noi stessi!La Chiesa è la dispensatrice dei tesori per la nostra salvezza”.
“L’unica cosa che dobbiamo temere veramente è il peccato”.
“Perché gli uomini si preoccupano tanto della bellezza del proprio corpo e poi non si preoccupano della bellezza della propria anima?".
“Non io ma Dio”.
“Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”.
CARLO ACUTIS E LE SUE PAROLE DI VITA
“Davanti alla morte la speranza di ogni uomo è messa alla prova. Non solo: quando si tratta della malattia e della morte di un ragazzo, la stessa vita umana sembra oscillare sul crinale dell’incomprensibilità. Eppure esistono testimonianze che entrano nel buio della ragione come un raggio di sole e riscaldano il cuore di chi ha smesso di sperare. La vita di Carlo Acutis è uno di questi raggi di sole. Anzi è stata la luce di un fulmine in una notte d’estate che ha vinto il buio delle paure e dei non sensi e ci permette di vedere che cosa c’è realmente oltre la notte della vita.
Carlo si ammala a 15 anni, nei primi giorni dell’ottobre 2006. Tutto fa credere ad una influenza, ma, dopo aver fatto gli accertamenti clinici, i medici pronunciano la loro diagnosi: «È una leucemia fulminante». Il 12 ottobre, nel giorno in cui viene venerata Maria, la madre del Signore, Carlo lascia questo mondo. Il suo corpo è vegliato da un pellegrinaggio continuo di persone che lo hanno conosciuto. La messa di esequie è gremita. Gli stessi genitori, dicono che, insieme a un dolore struggente, che solamente chi dà la vita può capire, avvertono una pace segno non di «una fine» ma di «un con-fine» da vivere con il loro figlio Carlo. Ma c’è di più.
Dal momento in cui Carlo ha lasciato questo mondo non cessano di arrivare testimonianze, racconti, ricordi ed e-mail da molte parti del mondo che hanno un denominatore comune: per coloro che lo incontrano Carlo continua ad essere vivente oltre il confine della vita. Basterebbe digitare in un motore di ricerca «Carlo Acutis» per constatare che ci sono più di 2.500 siti e blog in ogni lingua che parlano di lui. Tra i suoi profili in Facebook vi sono quasi 4000 iscritti e i siti a lui dedicati hanno avuto circa 400 mila visite. Insomma, siamo davanti a mille segni che, anche per i più scettici, ci fanno pensare a una vita che va oltre il confine della vita stessa”.
Carlo Acutis risveglia la ricerca di armonia nelle persone che incontra e per questo tanti ragazzi possono rispecchiarsi. La vita può essere breve ed è per tutti fragile, ma per Carlo andava vissuta nella sua pienezza senza sprecarla. Ripeteva: «Non io ma Dio» per indicare una vita che si de-centrava, usciva da sè per incontrare il suo Altro.
Insomma essere se stessi davanti al proprio creatore e Signore. Gli piaceva ripetere: «Tutti nascono come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie». E ancora: «La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio».
Si domandava: «Perché gli uomini si preoccupano tanto della bellezza del proprio corpo e non si preoccupano invece della bellezza della propria anima».
È diventata famosa la sua frase: «L’Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo!». Dagli scritti e dalle riflessioni di Carlo, l’Eucaristia è anzitutto il «sacrificio» di Dio in favore dell’uomo. Una convinzione che lo porta a vedere il mondo con gli occhi di Dio.
Il suo amore per l’Eucaristia può essere espressa in una frase: «Più Eucaristie riceveremo e più diventeremo simili a Gesù e già su questa terra pregusteremo il Paradiso». L’Eucaristia, che significa «ringraziamento», per Carlo ha due significati: quello della comunione e dell’adorazione.
Attraverso l’adorazione Carlo vive una dimensione affettiva importante: silenzio e parola, ascolto e amicizia, mistero silenzioso e percezione profonda di Dio.
La forza che scaturisce dall’adorazione fa comprendere a Carlo che il corpo di Cristo oltre a stare nell’Eucaristia, è nelle persone che si amano: poveri, piccoli, forestieri, ammalati, anziani, disabili, persone sole.
Per Carlo fare elemosina e aiutare quanti hanno bisogno nasce dalla capacità di adorare. I soldi che risparmia li regala ai poveri, agli anziani, alle suore di clausura, ai sacerdoti, agli extracomunitari. Per lui, «si va diritti in Paradiso, se ci si accosta tutti i giorni all’Eucaristia».
Per Carlo «La conversione non è altro che lo spostare lo sguardo dal basso verso l’alto, basta un semplice movimento degli occhi».
Nella sua spiritualità si intrecciano elementi di mistica e di ascesi, di comunione e di contemplazione.
http://www.francescoocchetta.it/wordpress/?p=289
Carlo Acutis e l’autostrada per il Cielo. Parla la mamma: “Voleva che le persone capissero l’importanza dell’Eucarestia”
VENERABILE
"Riceviamo testimonianze di persone che si sono convertite o riavvicinate alla fede dopo tanti anni in Asia, in Africa, in Australia, negli Stati Uniti, in America Latina, in Europa. È qualcosa di straordinario. Vedo i frutti di quello che ha fatto, pur avendo vissuto soltanto 15 anni". Lo racconta Antonia Salzano, la mamma di Carlo Acutis dichiarato venerabile da Papa Francesco: "Se facevamo un viaggio, la sua preoccupazione era trovare una chiesa vicino all'albergo"
“Il fine non deve essere Carlo, ma Gesù. Se il suo esempio può essere un aiuto per arrivare a Gesù, ben venga. Che però Carlo non diventi il fine. A volte c’è un po’ di squilibrio, e io cerco sempre di rimettere le cose al loro posto”. A parlare è Antonia Salzano, la mamma di Carlo Acutis dichiarato venerabile da Papa Francesco pochi mesi fa. Alla vita di Carlo, e alla sua speciale devozione per l’Eucarestia, è dedicato anche il documentario “Segni” sui miracoli eucaristici presentato in anteprima internazionale in Filmoteca Vaticana.
Come avete accolto la decisione di Papa Francesco di rendere venerabile Carlo?
È stata una bella sorpresa. Non ci aspettavamo questa decisione in tempi così rapidi. Siamo stati contenti per tutti i fedeli di Carlo nel mondo, che ci scrivono continuamente. Riceviamo email da ogni angolo del pianeta. La decisione del Papa è stata motivo di consolazione per tutti coloro che, giovani o educatori, si rifanno a Carlo come modello per evangelizzare.
Che tipo di lettere ricevete?
Molte richieste di preghiera, attestazioni di grazia e di possibili miracoli che la Chiesa dovrà esaminare. Domande di materiale per catechisti, collegi, scuole, parrocchie. Sono in tanti coloro che vogliono raccontare Carlo.
Ci sono già state evidenze di miracoli?
Noi riceviamo attestazioni di persone che hanno ricevuto grazie, con documentazioni mediche.
Poi sarà la Chiesa a valutare e stabilire se ce n’è uno che possa essere adatto alla beatificazione.
È difficile essere la mamma di Carlo?
Se non mi santifico anch’io, un domani mio figlio dovrà venirmi a trovare in Purgatorio! È indubbiamente una responsabilità, ma mi fa tanto piacere vedere quanto bene sta facendo Carlo.
Vedo l’aiuto concreto che sta portando a tante persone.
La mostra sui Miracoli eucaristici è stata ospitata in tutti e cinque i continenti. Riceviamo testimonianze di persone che si sono convertite o riavvicinate alla fede dopo tanti anni in Asia, in Africa, in Australia, negli Stati Uniti, in America Latina, in Europa. È qualcosa di straordinario. Vedo i frutti di quello che ha fatto, pur avendo vissuto soltanto 15 anni. Ha lasciato tanto di sé.
Come è nato in Carlo questo trasporto speciale per l’Eucarestia?
Ha iniziato a fare la Comunione a 7 anni. Da allora, non ha mai mancato all’appuntamento quotidiano con la messa e un pochino di adorazione eucaristia prima o dopo la celebrazione. Per lui era fondamentale: se facevamo un viaggio, la sua preoccupazione era trovare una chiesa vicino all’albergo. Questo amore per l’Eucarestia, che lui chiamava “la mia autostrada per il Cielo”, lo ha portato ad essere presente nella vita parrocchiale. Intorno agli 11 anni, gli è stato chiesto di fare l’aiuto catechista e poi il catechista.
Si è reso conto di quante persone non frequentano i sacramenti neanche la domenica, dell’ignoranza che ci sia attorno a certi temi. Quindi ha ideato la mostra perché riteneva che fosse un mezzo efficace per scuotere le coscienze, per svegliare le persone che vivono l’Eucarestia come routine.
Voleva scuotere le anime e i frutti ci sono stati. Trascorreva ore a preparare i pannelli e gli scritti, durante l’estate si dedicava a questo invece di uscire con gli amici. È stato un sacrificio ma l’ho lasciato fare, anche perché non sminuiva la sua vita di studente. Ci teneva che le persone capissero l’importanza dell’Eucarestia.
Che ricordo si ha in famiglia di Carlo?
I fratelli sono nati quattro anni dopo la sua morte. Ne sentono parlare, lo pregano, lo sentono vicino. Sono bambini particolarmente devoti:
litigano per chi deve recitare il rosario tutti i giorni!
La figura di Carlo la vivono serenamente. Purtroppo non lo hanno potuto conoscere di persona, ma lo hanno sempre con loro.
Quali attese avete per il processo di beatificazione?
Carlo diceva che si fanno file chilometriche per assistere a un concerto o a una partita di calcio, ma davanti ai tabernacoli c’è il vuoto. Noi siamo più fortunati di coloro che vissero con Gesù, perché possiamo scendere sotto casa e andare nella chiesa più vicina per avere Gerusalemme con noi. Carlo ci teneva che le persone capissero questo dono immenso. Dio è con noi, e questo deve essere motivo di felicità e speranza per tutti. Anche quando dobbiamo sopportare le croci, perché Carlo diceva che “sul Golgota ci saliremo tutti”. Possiamo santificarci durante questo cammino.
Beato Carlo Acutis Adolescente
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Santi E Beati, Luoghi E Vita Di Venerabile Carlo Acutis
Santi E Beati, Luoghi E Vita Di Venerabile Carlo Acutis (Santi E Beati, Luoghi E Vita Di)
Santi,Fede in ItáliaOpere a lui ispirate “venerabile Carlo Acutis”
Associazione Carlo Acutis
categorie “venerabile Carlo Acutis”
Comuni ai quali questa realtà appartiene “venerabile Carlo Acutis”
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Le Frasi di Carlo Acutis
“Il Rosario è la scala più corta per salire in Cielo”
“ Una vita è veramente bella solo se si arriva ad amare Dio sopra ogni cosa il prossimo come noi stessi”.
“Criticare la Chiesa significa criticare noi stessi!La Chiesa è la dispensatrice dei tesori per la nostra salvezza”.
“L’unica cosa che dobbiamo temere veramente è il peccato”.
“Perché gli uomini si preoccupano tanto della bellezza del proprio corpo e poi non si preoccupano della bellezza della propria anima?".
“Non io ma Dio”.
“Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”.
“La nostra Meta deve essere l’Infinito non il finito”.
“Non l’amor proprio ma la Gloria di Dio”.
“Essere sempre unito a Gesù ecco il mio programma di vita”.
“Che giova all’uomo vincere mille battaglie se poi non è capace di vincere se stesso?”.
“La santificazione non è un processo di aggiunta ma di sottrazione. Meno io per lasciare spazio a Dio”.
“Dopo la Santa Eucaristia, il Santo Rosario è l’arma più potente per combattere il Demonio”
“La felicità è lo sguardo rivolto verso Dio. La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi”.
“Se Dio possiede il nostro cuore noi possiederemo l’Infinito”.
“La conversione non è altro che lo spostare lo sguardo dal basso verso l’Alto, basta un semplice movimento degli occhi”.
“Trova Dio e troverai il senso della tua vita”.
“La vita è un dono perché finché siamo su questo pianeta possiamo aumentare il nostro livello di carità. Tanto più sarà elevato tanto più godremo della Beatitudine Eterna di Dio”.
“Dopo la Santa Eucaristia, il Rosario è l’arma più potente per combattere il Demonio”.
“Ciò che veramente ci renderà belli agli occhi di Dio sarà solo il modo in cui lo avremo amato e come avremo amato i nostri fratelli”.
"Senza di Lui non posso fare nulla".
“Solo chi fa la volontà di Dio sarà veramente libero”.
“ Il vero discepolo di Gesù Cristo è colui che in ogni cosa cerca di imitarlo e di fare la volontà di Dio”.